
Con Ray Bradbury apro ufficialmente la rubrica : il gatto in fissa. Ovvero un approfondimento delle mie ossessioni/passioni settimanali. Lo dice il titolo, questa settimana sono in fissa per l’incredibile Ray Bradbury. Se non lo conoscete e non avete mai letto nulla di suo dovete immediatamente recuperare un pezzo di fantascienza.
Il ragazzone è nato nel 1920 (un anno evidentemente sacrosanto visto che ci ha donato anche Fellini) , comincia a scrivere per alcuni giornali fantascientifici e nel 1950 pubblica la sua prima raccolta di racconti: Cronache marziane. L’anno successivo pubblica invece Fireman, niente meno che una primissima stesura del suo capolavoro, Fahrenheit 451!
Non lo conoscete? Ma leggetelo! Si tratta di un meraviglioso romanzo distopico, dove possedere o leggere libri è considerato un reato, con tanto di pompieri antieroici che bruciano ogni copia che si trovano dinanzi.
« Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce »
Ad ogni modo il genio di Bradbury non si esaurisce con quest’opera. Lavora come sceneggiatore e continua a scrivere ( Il grande mondo laggiù, Le meraviglie del possibile, Io canto il corpo elettrico!, Paese d’ottobre, Il popolo dell’autunno, Viaggiatore del tempo ecc.)
Pensate un po’ che pochi mesi dopo la sua morte ,gli scienziati della NASA coinvolti nel progetto Mars Science Laboratory hanno dato il nome di Bradbury Landing all’area dell’atterraggio su Marte del rover Curiosity, avvenuto il 6 agosto 2012.
Se non avete voglia di leggere il suo capolavoro c’è comunque lo splendido (omonimo) film del 1966, diretto da Truffaut (c’è anche un film per la televisione uscito quest’anno, ma il primo è il top).