Il miniaturista

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Eccovi la storia di Petronella Oortman.

Amsterdam, 1686, la giovanissima Nella si trasferisce a casa del neo maritino Johannes Brandt e viene accolta dalla sorella di lui, Marin, dalla domestica Cornelia e dal tuttofare (ex schiavo arrivato dall’Africa) Otto.

Il misterioso marito per tenerla occupata le regala uno stipetto (ovvero lo stipetto della vera Petronella, conservato al Rijksmuseum) dentro cui c’è una perfetta riproduzione di casa Brandt. La ragazza contatta il miniaturista della città per arredare le piccole stanze ma iniziano ad arrivare pezzi non richiesti (tuttavia identici a quelli originali) e messaggi criptici che nascondono una sospettosa conoscenza dei segreti di famiglia.

Un libro lentissimo ma curatissimo. La scrittrice, l’esordiente Jessie Burton, ha studiato minuziosamente la cultura olandese di fine ‘600, ricreando una sorta di porta sul passato. Lo stile è impeccabile, lessico forbito e travolgente. I tempi al presente possono provocare delle iniziali difficoltà ma ne vale la pena perché finirete per essere risucchiati dai misteri del romanzo. Chi è il miniaturista? Come fa a conoscere i segreti dei Brandt, e non solo? Perché comunica con Petronella?  Vi sfido a riunire tutti i tasselli del puzzle prima della fine.

Sono 448 pagine, più alcune note e precisazioni storiche.

 

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