Ho sempre ammesso di avere un problema: lo shopping compulsivo. Non sono brava a gestire il denaro e se in tasca ho venti euro state pur certi che troverò il mondo di spenderli. Dove? Principalmente in cartoleria, libreria e nelle grandi catene di abbigliamento. Sto parlando di H&M, Zara, OVS, ecc. Quei meravigliosi e luminosissimi negozi dove se sei furbo e paziente riesci a portarti a casa un nuovo guardaroba con cento euro. Per dire.
Quello che in molti non si chiedono è dove sta la fregatura. Puntiamo alla quantità e al risparmio, non vediamo nient’altro. E invece dietro al fast fashion c’è un mondo di sfruttamento e inquinamento sconosciuto ai più. Si fa sempre fatica a guardare in quella direzione. Lo so. E so anche che il Bangladesh sembra incredibilmente lontano, eppure esiste! L’industria tessile, da quelle parti, garantisce un salario minimo mensile di circa trenta euro. Trenta euro! Ecco perché quel bellissimo crop top sosta solo 4,99 euro.
Ci ho riflettuto parecchio prima di prendere la decisione di non lasciarmi più abbindolare dai prezzi accessibili del fast fashion. Un po’ per quel mio problema di shopping compulsivo, un po’ perché non sapevo come fare altrimenti. Se non puoi permetterti Gucci e non vuoi partecipare alla distruzione del mondo, con cosa diamine ci si veste? Io non sono per le scelte estreme, non posso vestirmi di cotone di canapa per il resto della mia vita. Dunque… Come farò? Comprando meno e meglio. Acquistando abbigliamento sartoriale, handmade e vintage. Levatevi dalla testa di spendere cento euro e rifarvi l’intero armadio, con cento euro comprerete un bel vestito o due magliette, ma saranno un vestito e due magliette fatti con cura e passione, cucite da persone pagate ben più di trenta euro al mese e con materiali sostenibili. Insomma, la quantità lascerà posto alla qualità. E poi c’è sempre il bonus vintage. L’usato permette ovviamente di acquistare abbigliamento a prezzi più accessibili e di avere tra l’alto un look unico e sofisticato!
Qui potrete trovare gli shop che più mi attirano e che ho il piacere di condividere con voi. D’altronde, chi ha detto che lo shopping consapevole non può essere comodamente fatto online?
Lazzari Store: una piccola azienda di famiglia. Dal 1977 realizzano capi con materie prima pregiate. Naturalmente tutto Made in Italy.
Betty Concept : Betty è una ragazza meravigliosa, radiosa e appassionata. Con sua madre e suo fratello realizza abbigliamento artigianale, eco-sostenibile e longevo.
MisStufi: Sara ha un gusto impeccabile, con quel tocco vintage che a me piace tanto. Usa solo tessuti naturali e nulla di sintetico.
Nevelo Kids: La loro filosofia è: fatto bene e con calma! Dietro i loro capi ci sono mamma, figlia e abili sarte. L’idea è quella di una sartoria digitale vera e propria.
Fils De Reves: Valentina è nipote di sarte, praticamente ce l’ha nel sangue! La sua sartoria, letteralmente fili di sogni, crea modelli senza stagione, utilizzabili 365 giorni l’anno!
Pretty in Mad: Erika è un’altra folle e geniale creatrice! La sua cura nella scelta e nello studio delle stampe rende speciale ancor più speciale il suo artigianato!
Colibrin: Stefania vende su Etsy le sue delicate creazioni. La sua moda la rappresenta totalmente: tenace come la fibra del cotone, delicata come un pizzo!
Melidé: Anche qui la filosofia è quella della qualità. Queste tostissime ricamatrici non solo hanno saputo raggiungere la Ferragni (!) partendo dal nulla, ma hanno saputo creare un modello di impresa sostenibile e positivo, le cui basi sono dignità umana e cura.
La Ragazza dello Sputnik: l’autenticità è alla base del lavoro di Carla. Da piccola sognava di restare piccola, ma è diventata grande e ora cuce vestiti per far sentire uniche le donne che li indossano!
Come le Ciliegie: Valentina si è creata un piccolo mondo anarchico e non convenzionale. Le ciliegie siamo proprio noi donne, ognuna con il suo corpo. Lo scopo di Valentina è valorizzare la nostra unicità!
Qui sotto invece ci sono i miei negozi vintage preferiti che fortunatamente vendono anche su Depop o altre piattaforme! Una volta entrati nel trip dell’usato non ne uscirete più! State attenti alle offerte, potreste fare dei veri affari!
Non mi resta che iniziare a mettere da parte i soldini come quando avevo dieci anni. Prossimo mese nessuno mi può negare un buon acquisto…;)