
“Il mito vero e proprio non deve essere confuso con:
- L’allegoria filosofica, come la cosmogonia di Esiodo
- La spiegazione eziologica di miti di cui non si afferrava il significato , come quello di Admeto che aggioga al suo carro un leone e un cinghiale.
- La satira o la parodia, come la descrizione dell’Atlantide fatta da Sileno
- La favola sentimentale, come la storia di Narciso e di Eco
- L’episodio storico arricchito di elementi favolistici, come l’avventura di Arione e il delfino
- Episodi romantici di tipo trovadorico, come la storia di Cefalo e Procri
- La propaganda politica, che affiora nella storia di Teseo e della federalizzazione dell’Attica
- La leggenda morale, come la storia della collana di Erifile
- L’aneddoto umoristico, come la farsa di Eracl, Onfale e Pan
- Il melodramma tetrale, come la storia di Testore e delle sue figlie
- La saga eroica, che è l’argomento principale dell’Iliade
- Il romanzo realistico, come la visita fi Odisseo ai Feaci.”
(dall’Introduzione de I Miti Greci di R. G.)
Questo mese ho scelto di concedermi una coccola. Già sapete quanto io ami la mitologia e tutto ciò che ne concerne. Da diversi anni posseggo il tomo cartaceo de I Miti Greci di Robert Graves (Wimbledon 24/7/1895- Deià 7/12/1985) celebre poeta, saggista e romanziere britannico.
Ho sempre trovato estremamente puntuale il suo libro, composto da ben 171 capitoli che dissezionano ogni più piccolo tassello del vasto mondo della mitologia greca. Ma, c’è un piccolo ma, non ho mai avuto il coraggio di leggerlo da cima a fondo come un normale libro. L’ho sempre e solo consultato con parsimonia quando desideravo approfondire un mito o un personaggio.
L’opera di Graves è mastodontica! Presenta i miti con precisione, in modo quasi accademico, privo di commenti o interpretazioni. Certo, poi ci sono le note, nelle quali scopriamo le sue interessanti teorie con cui tenta, tra l’altro, di collegare i grandi miti alla storia passata e presente. È come se tra il corpo principale del libro e le note ci fosse un muro che separa due entità ben distinte. O almeno io l’ho percepito così.
Si tratta certamente di un’opera complessa, adatta comunque anche a chi non ha grande familiarità con l’argomento proprio perché Graves parte dal principio, raccontando i vari miti partendo da quello della creazione (quello pelasgico, quello omerico e quello olimpico) e procede in ordine cronologico, raccontando ogni singolo evento o personaggio (dio o no) fino ad arrivare a Odisseo e al suo estenuante viaggio di ritorno verso casa.
Ho deciso di ascoltarlo in audiolibro su @Audible e di farlo con estrema calma (tendo in genere a leggere e ascoltare libri rapidamente come se mi corresse dietro qualcuno!) ma in questo caso ho cercato proprio di affrontare questo intenso libro come una coccola e non come un dovere da lettrice accanita.
Si tratta di un audiolibro dalla durata di trentatré ore e diciannove, quasi un giorno e mezzo di ascolto. Non sono ancora riuscita a finirlo e in questo momento mi trovo circa a metà, al capitolo 90 per la precisione, e si parla dei figli di Pasifae. Mi rimangono 15 ore di ascolto e sono felice così, già mi domando cosa ascolterò una volta terminata quest’opera enciclopedica.
I Miti Greci è letto da Edoardo Siravo, lettore che avevo già incontrato in precedenti ascolti e che reputo molto bravo.
Vi consiglio questo ascolto/lettura se siete appassionati di mitologia e desiderate un ripassone globale ed esaustivo che non vi lascerà dubbi.