
Questo 2022 è iniziato con troppa irruenza, per placare un po’ la sua prepotenza mi sono affidata alla fine penna di Chandra Candiani, autrice che già altre volte ha saputo placare il mio umore volubile e i miei burrascosi momenti no. Ho ascoltato con tutta calma Questo Immenso non Sapere su @Audible, godendomi il disordine che caratterizza questo piccolo e preziosissimo libro. Ma di che si tratta? Si tratta di un balsamo, una carezza, un invito gentile ad allenare la mente alla meraviglia. Questa raccolta di riflessioni spazia dalla meditazione personale al rapporto che abbiamo con la natura. Ascoltandolo, o leggendolo, si avrà la sensazione di sbirciare in un piccolo scrigno privato, pieno di pensieri e osservazioni. Un diario, un flusso di argute osservazioni che non fanno che ronzarmi in testa anche dopo settimane.
“Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa,mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo e vede ora. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la natura.”
Si tratta di un libro volutamente ricco e disordinato. “Perché ogni disordine ha un suo ordine interno e misterioso. Forse è l’andatura della mente, forse quella del ricordo, forse è l’intenzione di essere volatile o l’aspirazione alla semplicità, in ogni caso è qualcosa di sfuggente che non vuole essere imbrigliato in un piano: come un animale o come un albero della foresta, non addomesticati, inutili, nel senso che non si curano di avere uno scopo, sono in vita e gli basta. Il disordine è questo essere cosí come si è seguendo un filo illogico di stare al mondo”.
A volte le parole di Chandra Candiani sanno essere delicate come quei bei venticelli tiepidi che soffiano d’estate, altre volte sono più simili a una bufera siberiana. Se poi ti riguardano, e questa autrice è senz’altro bravissima a parlare di sensazioni universali, sanno spogliare, lasciando il lettore (o l’ascoltatore) completamente nudo davanti alla verità.
“<<Ho paura>>.
<<Anche io>>.
<<Andiamo>>.”
Una cosa è assolutamente certa: questo libricino era ciò di cui avevo bisogno. Mi ha ricordato che ogni tanto è bene domandare al proprio cuore come sta e lasciare andare tutta la rabbia, la stanchezza e la confusione da parte. Questo Immenso non Sapere è un “libro medicina” , cura davvero. L’ascolto è piuttosto breve, dura poco più di tre ore e la voce gentile di Linda Caridi avvolge e accompagna attraverso le riflessioni della Candiani. Super promosso. Se avete bisogno di una coccola prendetevi un po’ di tempo e lasciatevi abbracciare.
“Bisogna salvare le ferite.
Non lasciarle sole, sperdute,
Nell’idea fissa della meditazione e della guarigione.
Bisogna interrogare le ferite e aspettare le risposte.
La risposta alla ferita siamo noi.
I nostri gesti, le nostre possibilità accolte o respinte,
I tremori e gli assalti rispondono tutti alle ferite.
Perdere una ferita vuol dire perdere una segnaletica
Importante per un viaggio dentro le orme dell’esistenza,
Un viaggio che ci accomuna e distingue, ci fa cantati,
Canati dalla vita cruda.”