
Eccoci al consueto e puntuale appuntamento per parlare del mio ultimo ascolto sulla piattaforma di Audible. Questo mese ho deciso di ritornare dal mio amato Pavese per affrontare una delle sue opere più particolari. Sto parlando dei Dialoghi con Leucò, una raccolta di ventisette dialoghi brevi i cui protagonisti sono i grandi personaggi della mitologia greca, da Edipo e Tiresia a Calipso e Odissero, da Eros e Tànatos ad Achille e Patroclo.
Si tratta di un’opera particolare per moltissime ragioni. Innanzi tutto perché qui ci discostiamo parecchio dalle solite ambientazioni campagnole, non ci troviamo più nelle Langhe, e poi per lo stile linguistico scelto. Ma andiamo con ordine.
Pavese scrisse questi racconti tra il dicembre del 1945 e il marzo del 1947. Il suo tentativo era quello di riscoprire il mito. Il mito è eterno, conoscete bene la mia passione per l’argomento, e Pavese desiderava porre l’attenzione proprio sull’aspetto immortale della narrazione antica. Un altro aspetto che sembra voler sottolineare è la reale necessità che abbiamo del mito, un primordiale sistema di comunicazione per tramandare la vita terrena.
E per raccontare tutto ciò Pavese non a caso sceglie la principale forma di comunicazione umana, ovvero il dialogo. Botta e risposta. Un incontro/scontro inevitabile che ricorda per intensità e prontezza la drammaticità del teatro.
Ogni racconto breve vede coinvolti sempre due personaggi, dèi, dei minori e mortali a seconda del dialogo, e ogni volta Pavese affronta con la sua solita profondità e minuzia il rapporto tra l’uomo e la natura, il destino, il dolore, la morte, l’amore, l’amicizia, il ricordo. In sintesi: i grandi temi dell’umanità.
Questo è uno di quei libri che se ascoltati in audiolibro hanno una resa persino maggiore. Ho ascoltato la versione curata da Marcello Fois e letta da voci del calibro di Neri Marcorè. Meraviglioso.
Uno dei vantaggi di quest’opera è che si presta ad un ascolto, o ad una lettura, scaglionata. Si può quindi gustare con tutta calma, scegliendo di volta in volta il dialogo su cui ci si vuole concentrare.
Si può partire dal centro, da L’ospite, e poi procedere seguendo l’istinto. Avanti e indietro. Lasciandosi guidare solo dalla lingua musicale e dal tono appassionato di Cesare Pavese.
Dialogo preferito: Le Streghe con Circe e Leucotea
Durata: 4 ore e 4 minuti
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