Questa settimana non so che cosa scrivere. Mi viene in mente un vecchio quaderno di scuola di mio padre, dove al posto del solito tema libero lui scrisse soltanto “oggi è morto il papa”. Non che il decesso del pontefice lo avesse particolarmente toccato, semplicemente non aveva nulla da dire. Può succedere no?
Ammetto che io so sempre cosa scrivere. Vorrei farlo di lavoro perché ho sempre ottime idee. Questa settimana però le mie facoltà mentali ( e fisiche, psicologiche,umane) sono in ferie. Sarà che si avvicina il mio compleanno e come ogni anno l’eccitazione e la malinconia mi occupano la mente. Capita solo a me?
Questo 2 novembre compirò ventidue anni. Embè direte? Embè io ci tengo al mio compleanno. Essere nata il giorno dei morti ha il suo fascino e festeggiare a ridosso di Halloween mi ha sempre fatto sentire un po’ streghetta. Una parte di me ha sempre segretamente creduto che il mio fosse un lungo ponte di festività: Halloween, Ognissanti, Compleanno (e San Carlo, il 4 novembre, patrono del mio paese).
Dalle mie parti di norma c’è la nebbia, ci sono le giostre e profumo di frittelle. E decorazioni horror ovunque. STUPENDO! Beh più o meno. I miei compleanni sono sotto l’influenza dell’imprevedibilità della iella da sempre. Per una cosa o per l’altra ogni festa tanto attesa mi ha sempre lasciato l’amaro in bocca. Negli ultimi anni non l’ho neppure festeggiato. Nessun party esclusivo, nessuna decorazione, nessuna sorpresa.
Per cui, dato che ora sono una saggia mamma quasi ventiduenne vorrei dare un consiglio a chi come me si ritrova spesso giù per regali mai ricevuti o per feste mai avute.
ORGANIZZATEVELE VOI ! Come ho fatto a non pensarci prima? Addio aspettative inutili e infantili. CELEBRATEVI! Chi se ne frega se fate gli anni ad aprile, a giugno o ad agosto. Volete celebrarvi? Trovate una buona scusa per farlo.
Io quest’anno ho deciso di fare qualcosa. Niente di che, una festicciola a casa mia, nel mio stupendo appartamento prevalentemente IKEA, con le cose che piacciono a me. Dio benedica il pane da tramezzino, la torta Sacher ,il paté di tonno e la gazzosa Lurisia. Aggiungeteci un marito dolcissimo, la gatta e due bimbi che amo alla follia e il gioco è fatto.
La morale, è che se siete privi di ispirazione o siete un po’ giù, una sachertorte può tirarvi su.
P.S. Se siete rettiliani e non apprezzate la Sacher (prego per voi) mangiatevi una crostata, delle macine Mulinobianco, una tisana, una lasagna. La cosa importante è condividere le golosità con qualcuno. Così non si dimagrisce in due.